lunedì 11 marzo 2013

Popoli di Namibia, Himba, di Robo Gabr'Aoun (2)



" Comunemente conosciuti come Himba, essi sono in realtà genti Herero, con le stesse origini e la stessa lingua di ceppo Bantu.
Durante i conflitti con i Nama alcune tribù Herero vennero isolate e per sfuggire al sicuro massacro si rifugiarono con le loro mandrie nelle zone più inaccessibili dell'estremo nord namibiano, nel Kaokoveld, presso il confine angolano.
Assediati, cacciati dagli inseguitori, salirono tra le gole più aspre, perdendo praticamente ogni loro avere e conservando però la vita.



In molti oltrepassarono il fiume Kunene, trovando rifugio presso popolazioni angolane, sopravvivendo grazie all'elemosina; di qui l'appellativo, con finalità originarie sicuramente spregiative, di Himba, letteralmente "mendicante".

I nuclei rimasti sulle alture lungo il Kunene, a nord e a sud del fiume, risultarono totalmente isolati, non presero parte alle vicende storiche e politiche del Paese, continuando a praticare il seminomadismo con le mandrie ricostituite.

L'isolamento fu la causa dello sviluppo di una cultura a sé stante, con caratteristiche che si distaccano nettamente dalla matrice Herero originaria.
Gli Himba non vennero sfiorati dall'evoluzione che invece cambiò radicalmente la società Herero durante la dominazione tedesca ed inglese, mantenendo costumi, regole sociali, religione originari".



http://magicnamibia.blogspot.com
http://magicbotswana.blogspot.com
http://magicsouthafrica.blogspot.com
http://magicmadagascar.blogspot.com
http://magicmozambique.blogspot.com

http://magiadinamibia.blogspot.com
http://vagabondoinafrica.blogspot.com


domenica 10 marzo 2013

Popoli di Namibia, Himba, di Robo Gabr'Aoun (1)



" ..... Ci accampiamo poco oltre il passo, dopo qualche chilometro di altre mulattiere sassose, in una radura di giganteschi mopane, già nel territorio degli Himba di montagna.
Otijtanda ci accoglie al mattino; per puro caso ritroviamo riuniti nel villaggio numerosi capi-clan della zona....... E' morto un capo, e la comunità si raccoglie per il rito del funerale.
Oggi numerosi buoi verranno sacrificati, e le loro corna andranno ad ornare la tomba del defunto, a celebrazione della sua grandezza. Le donne, ricoperte di ocra rossa e grasso animale, si aggirano nel gelido mattino coperte del solo gonnellino di pelle, a seni nudi, i capelli raccolti in trecce sottili. Gli uomini macellano i buoi, in vista della cerimonia. Offriamo al capo villaggio tabacco, farina, zucchero in cambio della visita del suo campo.
Gli Himba delle montagne non sono ancora stati inquinati dal turismo di massa, e qui ancora non è giunta la degradazione dell'alcolismo né l'abitudine alla questua, infausti regali di un turismo superficiale che pur di rubare un'inquadratura mette tra le mani di questa gente denaro a fiumi sradicando la millenaria consuetudine dello scambio ...".

Otijtanda, luglio 2003



http://magicnamibia.blogspot.com
http://magicbotswana.blogspot.com
http://magicsouthafrica.blogspot.com
http://magicmadagascar.blogspot.com
http://magicmozambique.blogspot.com

http://magiadinamibia.blogspot.com
http://vagabondoinafrica.blogspot.com




sabato 9 marzo 2013

Popoli di Namibia, Herero, gli invasori, di Robo Gabr'Aoun (3)



" Durante la dominazione tedesca e sudafricana gli Herero subirono mutazioni culturali importanti per il "contagio" con la cultura occidentale.
Gli intransigenti e puritani coloni, ligi ai canoni morali dell'epoca vittoriana, arrivarono infatti a modificare completamente l'originario costume sociale di questo popolo, tanto che la nudità, fino ad allora considerata la norma per queste genti, venne a scomparire e le donne Herero (sposate) presero ad indossare i pesanti paludamenti europei dell'epoca, sviluppandone però, con fantasia ed estro tipicamente africani, forme e colori.



Il mutamento culturale fu profondo e radicale tant'è che ancora oggi moltissime dame di questa etnia, specialmente nel nord, continuano a portare, con meravigliosa dignità, gli stessi abiti ottocenteschi, con il tipico e curioso copricapo "a caramella".
Solamente i colori, a quel tempo in Europa scuri e sobri, hanno un respiro autoctono, mescolandosi in un marasma di tinte sgargianti, avvicinate tra loro con gusto e fantasia in una vera e propria espressione di arte assolutamente unica.

Le robuste donne Herero così paludate sottolineano spesso le loro curve già sontuose con opportune imbottiture ben celate sotto le ampie gonne colorate: la bellezza e la seduzione seguono canoni differenti da cultura a cultura, ma la dignità, il portamento e il fascino di queste matrone sono assolutamente palesi e indiscutibili".



http://magicnamibia.blogspot.com
http://magicbotswana.blogspot.com
http://magicsouthafrica.blogspot.com
http://magicmadagascar.blogspot.com
http://magicmozambique.blogspot.com

http://magiadinamibia.blogspot.com
http://vagabondoinafrica.blogspot.com


mercoledì 6 marzo 2013

Popoli di Namibia, Herero, gli invasori, di Robo Gabr'Aoun (2)



" Durante la dominazione tedesca gli Herero si sollevarono in massa contro i colonizzatori bianchi sotto la guida di un leader carismatico, Witbooi, ma vennero, dopo vana lotta, letteralmente massacrati dalle truppe speciali prussiane, in quello che fu il primo vero e proprio genocidio della storia moderna, con più di 60.000 vittime.

Sconfitti nella battaglia finale di Waterberg (1904), sull'omonimo plateau, i superstiti vennero costretti alla fuga verso oriente, dove i più trovarono la morte per stenti nelle lande aride del Kalahari.



Le ultime sacche di resistenza, nel sud namibiano, vennero definitivamente liquidate nel 1908, ed i pochi sopravvissuti furono raggruppati nell'Herero Land, vera e propria riserva situata nella regione di Gobabis, al confine con il Botswana, a oriente della capitale.

Attualmente le varie comunità di questa etnia presenti in Namibia ......sono concentrate nelle regioni del centro presso le aree di Okahandja ed Omaruru.
Molti Herero vivono ancora oggi in Botswana, impossibilitati a ritornare in quelle che ritengono le loro terre d'origine, in quanto le leggi del Paese impongono loro l'abbandono del bestiame e di ogni loro avere a favore del governo in caso di uscita dai confini.

Solo alcuni nuclei continuano al giorno d'oggi a praticare il seminomadismo al seguito delle mandrie; la maggior parte degli Herero è infatti ormai concentrata nelle città degli altipiani centrali e sopravvive lavorando come manovalanza nel turismo, nelle piccole aziende e nelle farms private".



http://magicnamibia.blogspot.com
http://magicbotswana.blogspot.com
http://magicsouthafrica.blogspot.com
http://magicmadagascar.blogspot.com
http://magicmozambique.blogspot.com

http://magiadinamibia.blogspot.com
http://vagabondoinafrica.blogspot.com


domenica 3 marzo 2013

Popoli di Namibia, Herero, gli invasori, di Robo Gabr'Aoun (1)



" ....Villaggi di Herero, con le tipiche capanne di legno e sterco, colorano le vallate, mentre sulle alture le cupole delle capanne degli Himba e i loro kraal di sterpi appaiono come miraggi tra le rocce scure. La Balise del Red Drum, il Bidone Rosso, vestigia dell'occupazione sudafricana, ci indica la direzione per l'estremo nord del Paese, se dopo un serpeggiante sentiero il fuoristrada solca l'immensa Valle di Marienflus, una prateria di alte erbe puntellate da rade acacie, dove branchi di antilopi fuggono con balzi maestosi al nostro passaggio ....".

Marienflus, 2003



" Intorno al 1600 ci fu, nei territori del nord-est namibiano, una massiccia penetrazione di genti originarie del Centrafrica discese verso sud alla ricerca di nuovi territori in cui stabilirsi.

Una popolazione di lingua Bantu, con una precisa organizzazione tribale e praticante l'allevamento su larga scala, si insediò dapprima nell'estremo nord per poi espandersi verso la regione degli Altopiani Centrali, già occupati dai Nama.

Questa nuova etnia, dai lineamenti tipicamente negroidi e dalla pelle colore dell'ebano, aveva un nome: Herero.



Scesero negli altipiani in grande numero, con al seguito tutti gli armenti, le mandrie, insomma  una vera e propria invasione; e si trattava di un popolo guerriero.

Lo scontro con i Nama fu inevitabile e la guerra si protrasse infinita, sino ai tempi della dominazione tedesca agli albori del '900.
Le tribù Herero, decisamente meglio organizzate e suddivise in nuclei numerosi, ebbero la meglio sui Nama, riuscendo in pratica ad impossessarsi delle terre più fertili del centro, costringendo gli oppositori nel sud del Paese.



Nuclei di Nama, comunque, continuarono a stanziare stabilmente all'interno dei territori ormai in possesso dei nuovi dominatori ed i conseguenti scontri sanguinosi furono continui, con esiti favorevoli ora all'una ora all'altra fazione.

Questa situazione di continua belligeranza venne sfruttata, a fine '800, dagli Occidentali sia britannici che tedeschi, che ne trassero indiscutibili vantaggi a livello commerciale e, più propriamente, politico, sfruttando l'occasione della guerra in corso per insediarsi sempre più stabilmente nella regione".



http://magicnamibia.blogspot.com
http://magicbotswana.blogspot.com
http://magicsouthafrica.blogspot.com
http://magicmadagascar.blogspot.com
http://magicmozambique.blogspot.com

http://magiadinamibia.blogspot.com
http://vagabondoinafrica.blogspot.com


sabato 2 marzo 2013

Popoli di Namibia, i Nama, di Robo Gabr'Aoun



" Se i San sono gli abitanti originari della Namibia, i Nama sono la popolazione che per seconda prese possesso del suo territorio.

Conosciuti anche come Khoi Khoi e Ottentotti, i Nama sono un'etnia che ha origine nell'estremo sud del continente africano, nelle regioni adiacenti a Cape Town.

Il loro arrivo in Namibia coincide con l'espansione coloniale olandese in Sudafrica e rappresenta una vera e propria fuga a nord per sfuggire al dominio bianco.



Simili nell'aspetto ai San, con una lingua quasi totalmente identica, i Nama, da cacciatori nomadi si erano in parte sedentarizzati ed erano divenuti allevatori e pastori.

Organizzati in tribù di dimensioni generose, ebbero facilmente ragione dei piccoli nuclei di San e si impadronirono con relativa facilità dapprima delle terre meridionali, subito a nord del fiume Orange, per poi espandersi per tutto l'altopiano centrale, colonizzando le sue aree più fertili.



Caratteristica somatica principale sono gli occhi con taglio lievemente a mandorla e lineamenti gentili.
Come i San anche i Nama sono di pelle chiara.

Questa etnia condusse un'aspra guerra, praticamente infinita, con il popolo Herero, proveniente dal nord, per il controllo delle aree centrali del Paese.

Attualmente la maggior parte delle genti di questa etnia ha trovato impiego nel turismo o come forza lavoro nelle grandi farms agricole del centro-nord".



http://magicnamibia.blogspot.com
http://magicbotswana.blogspot.com
http://magicsouthafrica.blogspot.com
http://magicmadagascar.blogspot.com
http://magicmozambique.blogspot.com

http://magiadinamibia.blogspot.com
http://vagabondoinafrica.blogspot.com


venerdì 1 marzo 2013

Popoli di Namibia, I San, gli autoctoni, di Robo Gabr'Aoun (1)



" L'Africa è l'uomo, è la sua essenza che emana dal fuoco della sera, dal racconto di una realtà perduta, ma non dimenticata, da una cultura oppressa ma non vinta ".

"E' ormai comunemente accettato dagli studiosi di tutto il mondo che i San siano i diretti discendenti dei raccoglitori di frutta e cacciatori di epoca mesolitica e neolitica che popolavano le lande namibiane in tempi preistorici.

Si tratta di un popolo nomade, dedito alla caccia, rotto alle asprezze di una natura ostile e parca nel donare sostentamento.



Da tempo immemorabile non sono organizzati in tribù ma seguono una struttura sociale di tipo familiare.
Si muovono sul territorio coprendo distanze impensabili, utilizzando solamente i piedi come mezzo di locomozione.
In questa loro capacità possono essere paragonati ai Tebu dell'Africa settentrionale.




I loro nuclei sono composti da pochi individui, gruppi di meno di cinquanta membri, tutti legati da vincoli di parentela.
Praticano la caccia con armi e tecniche rimaste immutate nel corso dei millenni, archi, frecce, lance.
Sopperiscono alla poca potenza dei loro mezzi di offesa con l'ausilio di veleni ricavati dalle piante locali.
Come tutti i nomadi del mondo si muovono alla ricerca di acqua, quindi i pozzi e le sorgenti sono punti nevralgici per la loro sopravvivenza.



Abitando in regioni desertiche fin dall'epoca preglaciale, hanno sviluppato ingegnosi sistemi di immagazzinamento delle scorte d'acqua, veri e propri silos interrati lungo i sentieri di caccia, quasi sempre costituiti da gruppi di uova di struzzo ricolme della linfa vitale, sigillate ed opportunamente interrate e celate.

Il loro linguaggio è particolare, il Click language, nome derivante dal vasto uso di schiocchi nella loro parlata.
E' una lingua che si avvale moltissimo della mimica corporea, tanto che si ritiene che suoni fonetici e movimenti del corpo siano allo stesso modo fondamentali per il dialogo tra San".



http://magicnamibia.blogspot.com
http://magicbotswana.blogspot.com
http://magicsouthafrica.blogspot.com
http://magicmadagascar.blogspot.com
http://magicmozambique.blogspot.com

http://magiadinamibia.blogspot.com
http://vagabondoinafrica.blogspot.com