domenica 4 novembre 2012

Boscimani & curiosità


I san hanno mantenuto quasi immutate fino ad oggi molte delle proprie abitudini di vita.

Identificati come “san” o “boscimani”, denominazioni ancora utilizzate, le tribù di cacciatori-raccoglitori avevano ciascuna il proprio specifico nome.

Quando i san inseguivano le giraffe o gli orici, a volte per giorni, dormivano nelle buche scavate dai formichieri alla ricerca delle termiti.

I san dormivano all’aperto, rigorosamente intorno al fuoco, per tenere lontano i predatori e scacciare i diavoli del bush.

Nel 1910 gli agricoltori della regione di Grootfontein presentarono un ricorso al magistrato locale affinchè i san fossero classificati come vogelvrei, selvaggina, e cacciabili per tutto l’anno.

A volte per indicare i san si utilizza il termine “basarwa”: significa letteralmente “popolo dei bastoni” ed è considerato dispregiativo.

I pochi san sopravvissuti alle stragi dell’età coloniale vivono in una piccola area nella zona nordorientale della Namibia e nel deserto del Kalahari, in Botswana.

I san sono un gruppo etnico ben distinto, tuttavia non si riconoscono in nessun nome collettivo, ma si identificano quali membri del cla !kung, o del clan ju/’hoansi, o uno qualsiasi delle decine di altri clan.

Vivono per la maggior parte nei villaggi, rassegnati ad uno stile di vita stanziale che ha alterato profondamente la loro cultura tradizionale e che, in alcuni casi, li rende vittime di forme di degrado come lo sfruttamento, dalle quali non sono in grado di difendersi.
Sono pochissime le comunità che oggi riescono a mantenere l’antico e tradizionale stile di vita.



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