Sida Matunda era il
creatore di tutte le cose: del cielo e della terra, delle erbe, degli alberi e
degli animali. Per ultima cosa creò due donne e le sposò; fra le due, una era
la sua prediletta.
Quando la moglie amata morì, egli la seppellì
nella casa abitata da lei e non si mosse più di là; le rimase accanto giorno e
notte.
L’altra moglie gli portava quotidianamente da
mangiare e da bere; ma deponeva il cibo e le bevande davanti alla porta perché
non le era consentito entrare.
Ogni giorno Sida Matunda innaffiava la sepoltura
della sua prediletta, ed ecco che un giorno proprio dalla sepoltura spuntò una
piccola pianta, che crebbe ogni giorno di più.
Sida Matunda era molto felice,
perché era segno che i morti sarebbero resuscitati.
Un giorno successe però che, dovendo andare nel
bosco a prendere altra legna per il fuoco, lasciò la dimora della sepoltura
incustodita.
La moglie se ne accorse e, curiosa com’era, si
avvicinò a quel luogo pensando fra sé:
“ Finalmente ora saprò cos’è che lo
trattiene in questa capanna”.
Entrò e, al vedere la pianta cresciuta sulla
tomba, fu presa da gelosia: afferrò una vanga e l’abbattè.
Dalla pianta uscì a fiotti il sangue della
defunta e inondò la capanna; la donna spaventata si allontanò.
Di lì a poco tempo ritornò Sida Matunda e,
deposti dinanzi alla porta i fasci della legna raccolta, entrò; e come vide il
sangue sgorgare, tutto sgomento cominciò a sgridare la moglie, dicendo: “Perché
hai fatto questo? Hai ucciso la tua compagna e questo sarà la causa per cui
tutti gli uomini, tutti gli animali e tutte le piante moriranno per sempre. Ora
tutto quanto fu creato da me dovrà morire, perché tu hai ucciso la mia sposa”.
Da allora uomini, animali, piante e tutto ciò che
vive sulla terra deve morire, perché da colei che uccise la sua compagna
discendono tutte le specie.
;Questa foto di Mundulea Nature Reserve è offerta da TripAdvisor.
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