giovedì 17 gennaio 2013

I deserti di Robo, il Namib e la Skeleton Coast (1)



Due sono i complessi desertici maggiori presenti in Namibia: il deserto costiero a ovest, che comprende il Namib e la Skeleton Coast, e a est il sistema Kalahari.

Il Namib è considerato dai geologi il più antico deserto del pianeta, già presente al tempo dell'ultima glaciazione.
E' composto da una parte prettamente costiera, composta da vaste distese dunarie di sabbia molto scura, dal porpora al cremisi intenso, colori dovuti alla forte ossidazione.



Le dune del Namib sono le più elevate al mondo (si pensi che la duna Big Daddy in Sossusvlei ha un'altezza di circa 300 metri) e si presentano per lo più come dune a piramide.

L'insieme forma le "dune a stella", ovvero depositi sabbiosi di forma complessa per via dei venti che soffiano da tutti e quattro i punti cardinali.

Le dune si sviluppano lungo tutta la linea di costa dal confine con il Sudafrica sino alla lontanissima cittadina di Swakopmund, 700 chilometri più a nord, confine settentrionale di questo deserto.



Spingendosi all'interno le dune degradano in pianure morenti ai piedi di una formidabile barriera rocciosa praticamente parallela alla costa, la Dorsale del Naukluft, vera e propria diga naturale all'espandersi del deserto sabbioso verso oriente.

Il bastione di graniti si estende dalla regione di Aus, posta alla latitudine di Luderitz, nell'estremo sud, sino al corso del fiume Kuiseb, ove i rilievi si smorzano nell'altopiano centrale per poi impennarsi nuovamente nel massiccio di Erongo.

Robo Gabr'Aoun




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