venerdì 18 gennaio 2013

I deserti di Robo, il Namib e la Skeleton Coast (2)



A nord del Namib, sempre sulla costa, si apre ai nostri occhi un altro tipo di deserto, il deserto costiero propriamente detto.

Si tratta di una distesa piatta, sterile, priva di dune e grandi rilievi, battuta dai venti implacabili che dal mare soffiano verso l'interno.



Per più di 400 chilometri la costa atlantica è desolazione allo stato puro, un quadro dominato dalle tinte fosche, dal grigio dei sassi e dalla nebbia perenne.

E' suddivisa in due distinte parti: quella più a sud prende il nome di West Coast Reserve, che dal fiume Ugab si trasforma in Skeleton Coast. 
All'altezza di Torra Bay troviamo nuovamente le dune, dapprima in forma di barcane isolate, poi in catene via via più complesse, fino al terremoto di dune della Skeleton Coast settentrionale.

Da Torra Bay i massicci di dune continuano senza soluzione di continuità sino al confine con l'Angola, 700 chilometri più a nord.
Il Kunene forma una nuova barriera e le dune maestose ripartono a circa 50 chilometri più a nord della foce e proseguono lungo la costa per altri 200 chilometri, formando quello spicchio di paradiso che è Baia Dos Tigres, sulla costa angolana.

Robo Gabr'Aoun




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