giovedì 11 ottobre 2012

Elefanti !!

Foto di Parco nazionale di Etosha
Questa foto di Parco nazionale di Etosha è offerta da TripAdvisor.

L'elefante africano è l'animale terrestre più grande del pianeta ed è uno dei pochi mammiferi che è riuscito a sopravvivere nei luoghi più diversi, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento a differenti habitat e climi.

Il timore dell'estinzione ha cominciato a diminuire nel 1990, quando l'embargo internazionale del commercio dell'avorio ha fatto cessare il massacro degli elefanti per le loro zanne.

Questo splendido animale è alto dai 3 ai 4 metri alla spalla, pesa da 7 a 8 tonnellate, mangia 230 chili di cibo al giorno e vive tra i 75 e gli 80 anni.
Gli incisivi della mascella superiore crescono fino a formare le zanne; la più lunga misura circa 3, 35 metri e pesa circa 118 chili.


Foto di Namibia

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Gli elefanti si comportano come individui appartenenti a una società, sono gregari e a volte si riuniscono in gruppi di oltre 1.000 esemplari.

Producono almeno 15 diversi tipi di suoni percepibili: ringhiano, barriscono, ruggiscono, lanciano grida acute e sbuffano per scambiarsi le informazioni. Il loro repertorio vocale è utilizzato per tenersi in contatto, per ritrovare i cuccioli e per allontanare i predatori.

Sono molto prolifici e nell'habitat adatto possono aumentare annualmente anche del 5%.

Foto di Namibia


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Durante il periodo di siccità alcuni branchi emigrano alla ricerca di pascoli verdi, ma se cibo e acqua sono disponibili rimangono tutto l'anno nello stesso posto.
Normalmente gli elefanti sono membri di un branco guidato da una grossa femmina dominante. A volte due o più branchi si uniscono in uno solo guidato da una femmina fino a raccogliere anche 70 esemplari, anche se generalmente gli "estranei" non sono benvoluti. Infatti, quando un un nuovo arrivato cerca di inserirsi in un branco la matriarca interviene con le orecchie all'infuori per incutere timore e soggezione, e spesso l'intruso viene allontanato con un temibile e potente barrito.

Foto di Parco nazionale di Etosha


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I branchi sono strutturati intorno alle femmine, accompagnate dai cuccioli e, a volte, dalle figlie maggiori. La matriarca rimane al comando fino alla morte e normalmente le succede la figlia maggiore.

Sebbene i cuccioli vengano al mondo in ogni periodo dell'anno, nascono prevalentemente durante la stagione delle piogge, quando è più probabile trovare cibo e riparo.

Sembra che l'ovulazione sia stimolata da un cambiamento alimentare, quando si passa dall'erba secca della stagione arida a basso contenuto di proteine all'erba della stagione delle piogge, ad alto contenuto proteico.

La gestazione dura circa ventidue mesi; il cucciolo che nasce pesa tra i 90 e i 120 chili.
Il branco si ferma per proteggere la madre al momento del parto; è una breve pausa, solo un paio di giorni, il tempo necessario perché il neonato abbia la forza di seguire gli adulti.
Le madri allattano solo i loro cuccioli, ma tutte le femmine si uniscono nella protezione dei piccoli.

Foto di Parco nazionale di Etosha
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E' possibile udire un branco ancora prima di vederlo, perché le madri barriscono continuamente per richiamare i cuccioli che rispondono con una sorta di belato.
L'educazione dei cuccioli è impartita a colpi di proboscide o di bacchetta divelta da un piccolo albero.

I maschi raggiungono la maturità sessuale tardi, a volte quando hanno già 20 anni; ma qualunque sia l'età, le femmine li allontanano dal branco, ed essi vanno a formare gruppi di "scapoli" o si uniscono a un altro branco già formato, lottando continuamente tra di loro per il dominio. I combattimenti avvengono tramite movimenti rituali, come sventolare le orecchie, sollevare testa e proboscide, colpirsi con le zanne.

Alcuni maschi anziani scelgono una vita solitaria, oppure vi sono costretti se perdono il potere. 


Foto di Parco nazionale di Etosha
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I maschi diventano più aggressivi quando competono per una femmina; un comportamento feroce e a volte fatale si scatena a causa di un improvviso innalzarsi del livello di testosterone, fenomeno conosciuto come musth, cioè un'eccitazione sessuale che porta il maschio a comportamenti imprevedibili e incontrollabili. Questa fase violenta è vissuta periodicamente da ogni maschio a partire dai 25 anni. 
E' riconoscibile dalla perdita di liquidi secreti da ghiandole che si trovano vicino agli occhi. 
In questi periodi, alla fine della stagione delle piogge, i maschi barriscono, calpestano violentemente il terreno, sottomettono i potenziali rivali e si impongono sulle femmine.
A volte sono attirati da un richiamo amoroso a infrasuoni emesso da una femmina in calore che conosce da molto tempo.
Sembra che le femmine trovino molto seducente il comportamento aggressivo e capriccioso del maschio, che riesce così a farsi accettare dalla matriarca, guardiana del branco, l'unica ad avere il potere di integrarne un membro.
Dopo l'accoppiamento con la femmina prescelta, l'elefante continua a proteggerla dagli altri maschi.


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