Lo sanno tutti: i
cieli stellati dell’Africa sono tra i più belli del mondo.
Quando vi
abbandonerete sotto il cielo di notte in Namibia avrete l’impressione che
Atlante regga sulle spalle la volta celeste.
E questa sì, sarà davvero
un’esperienza indimenticabile.
Questa foto di Windhoek è offerta da TripAdvisor.
La Namibia si trova
sul Tropico del Capricorno: da
questa sua posizione dipende il fatto che il crepuscolo dura pochissimo e che
le stelle sono chiaramente visibili da subito dopo il calare del sole fino a
poco prima dell’alba.
Data la scarsa illuminazione e l’assenza di inquinamento
nell’aria, è possibile distinguere a occhio nudo migliaia di stelle, anche
molto piccole e lontane.
La Via Lattea comprende circa 100mila milioni di
stelle concentrate in una fascia luminosa che attraversa il cielo: in Namibia,
i san la chiamano “la spina dorsale della notte”.
Vi accorgerete di quanto sia facile riconoscere molte
costellazioni: la più facile da individuare è Orione, grazie alle tre stelle
che formano la sua cintura, delle quali la più luminosa è Betelgeuse, una
supergigante rossa, tra le più grandi conosciute.
Da novembre a maggio potrete ammirare la costellazione del
Toro; da marzo ad agosto quella della Vergine; da agosto a febbraio l’Acquario
e da febbraio a luglio il Leone, la cui stella più splendente è Regolo. Infine,
da maggio a novembre si può osservare lo Scorpione, la costellazione più
luminosa dello zodiaco.
La stella più
brillante del cielo è Sirio, chiamata anche “la stella del cane”, che
fa parte della testa della costellazione del Canis Major.
La Croce del Sud, così
chiamata per la forma di croce data dalle sue quattro stelle più luminose, ha
sempre rappresentato la “bussola” delle carovane che viaggiavano nel deserto.
Ci sono poi due stelle lucenti che sembrano indicare la Croce del Sud: Alpha
Centauri, la più vicina alla terra, e Beta Centauri.
Dalla Namibia si
riescono a vedere anche alcune stelle dell’emisfero settentrionale: Capella da
dicembre a marzo, Arturo da giugno ad agosto e Altair da luglio a ottobre. A
volte si possono ammirare i pianeti Saturno, Giove, Marte, Mercurio e Venere,
che è il più brillante, chiamato anche “stella del mattino” o “stella
della sera”.
La visibilità dei pianeti varia però in relazione ai loro
spostamenti nello spazio, a velocità diverse e su orbite differenti.
Alcuni viaggiatori,
nelle notti più limpide, hanno potuto ammirare stelle cadenti e satelliti.
Senza nessuna
strumentazione è visibile anche il “Catalogo di Messier”, oggetti celesti che
non sono stelle ma ammassi stellari, nebulose e galassie come Ercole e Omega,
il cui elenco fu compilato dall’astronomo francese Charles Messier nel XVIII
secolo.
Qualche volta si possono osservare alcune galassie chiamate
Nubi di Magellano, in onore del navigatore portoghese: la Grande Nube è un
ammasso stellare formato da cinque milioni di stelle, lontano 160mila anni luce
dalla terra, la Piccola Nube è più piccola (circa due milioni di stelle) e più
lontana.
Questa foto di Swakopmund è offerta da TripAdvisor.
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